Prende la maturità
scientifica nell’85, e s’iscrive alla facoltà di
Lettere della Sapienza. Dallo straordinario padre fotografo, poeta
dell’immagine, ha ereditato il gusto per l’estetica e l’armonia delle forme,
oltre la curiosità di osservare la realtà attraverso l’obiettivo. Si interessa da sempre con passione a tutte le
forme di sperimentazione artistica artigianale.
La caratterizzano una spiccata sensibilità e una creativa
manualità, che trovano largo spazio nei suoi vari
interessi:
dedicarsi
all’arte culinaria, fotografare, ricamare, scrivere poesie, inventare
composizioni floreali e natalizie, creare piccoli oggetti d’arredamento,
o, dato il suo amore per i colori, sperimentare varie tecniche di pittura per
interni. Proprio la sua
occupazione in un rinomato studio dentistico romano, e la vocazione per i
lavori manuali, l’avvicinano a quella materia così
duttile e affascinante quale è
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La sua naturale predisposizione creativa alla manualità
ricercata e scultorea, e la spiccata sensibilità
estetica, la avvicinano nel 2000 alla tecnica orafa della “cera persa”. I suoi gioielli spesso nascono senza un disegno o
un progetto iniziale, ma solo dal plasmare la cera, infatti
è intensa la sensazione del diretto contatto con questa materia. E proprio in
virtù dell’apprezzamento di questa percezione, per lungo tempo
preferisce non contaminare il fascino
della corposità del metallo fuso, con ornamenti di altra natura. In seguito
introduce il colore, cominciando ad abbinare, nello stesso gioiello,
argento e oro (giallo o rosa), fino ad arrivare a contrasti di colore tenui o
vivaci, adornando le sue creature con perle, pietre dure più
o meno preziose, vetri soffiati, conchiglie, sassi e anche fotografie. Nei soggetti prende spunto dalla Natura e
dalla vita quotidiana, o meglio dalle emozioni che queste le suscitano; e attraversa
stili differenti, alla ricerca continua di nuovi percorsi, ispirati anche al
mondo della pittura e della scultura, con citazioni che spaziano dalle linee
asciutte e geometriche di Kandinsky alla sinuosità delle onde e degli
intrecci di Gaudì.
Partecipa a diverse mostre collettive tra cui:
“L’Oro
dei Castelli” nel 2003 (Musei delle Scuderie Aldobrandini – Frascati);
“Desideri
Preziosi” nel 2005 (Tempio di Adriano in Roma);
“L’Oro
di Roma” nel 2006 (Castel Sant’Angelo).